Il Tribunale di Bologna, con sentenza del 2 marzo 2021 n. 189, ha stabilito che anche il compimento di atti formalmente “non riservati” ad una specifica professione per cui è richiesta l’iscrizione ad un albo professionale integra il reato di esercizio abusivo della professione ex art. 348 c.p. allorché il loro compimento avvenga con modalità tali, per continuatività, onerosità e organizzazione, da creare, in assenza di indicazioni diverse, le oggettive apparenze di un’attività professionale svolta da soggetto regolarmente abilitato.

Polizze assicurative e TAEG: quando sono davvero rilevanti nel calcolo?
In una recente controversia decisa dal Tribunale di Roma, l’opponente aveva eccepito la non conformità del contratto di finanziamento, sostenendo che nel calcolo del TAEG