Il prestanome amministratore di diritto non risponde del riciclaggio dell’amministratore di fatto

La Corte di Cassazione, Seconda Sezione Penale, con sentenza n. 43969/2022, ha stabilito che Non può violarsi il principio della tassatività della norma penale e ritenere l’amministratore di diritto obbligato a vigilare sulla regolare osservanza di qualsiasi norma da parte dei soggetti coinvolti nelle attività sociali.

Con tale sentenza la Suprema Corte ha voluto evidenziare la differenza delle condotte circoscritte al D.Lgs. n. 74/2000 e a reati di bancarotta, per i quali sussiste un obbligo giuridico ricavabile dai differenti articolati normativi di riferimento, dalle altre fattispecie penali, quali riciclaggio e ricettazione, che non obbligano l’amministratore di diritto a tenere una data condotta.

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