La Corte di Cassazione penale, sezione VI, con sentenza del 16 ottobre 2020 n. 28831, ha stabilito che la condotta richiamata dall’art. 2634 c.c., relativa all’infedeltà patrimoniale di amministratori, direttori generali e liquidatori di una società, si materializza in atti di disposizione, in sé astrattamente leciti, ma che assumono una rilevanza penale quando chi li compie si trovi in una posizione antagonista rispetto a quella della società, quale portatore di un interesse extrasociale.

Finanziamenti e piani di ammortamento: il Tribunale di Firenze conferma la linea delle Sezioni Unite
Il Tribunale di Firenze, con sentenza n°4127 del 23.12.2024, s’inserisce nel solco tracciato dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza n°15340/2024 e